martedì 1 gennaio 2013

ILVA Taranto arriva il decreto, il parere di Igor Maselli Segretario Nazionale SIDI - SICEL


E’ da oggi in vigore il decreto legge sull’Ilva. E’ stato pubblicato infatti oggi sulla Gazzetta Ufficiale n. 282, il decreto legge legato al caso Ilva, dal titolo "Disposizioni urgenti a tutela della salute, dell'ambiente e dei livelli di occupazione, in caso di crisi di stabilimenti industriali di interesse strategico nazionale". Il decreto si compone di cinque articoli ed è già in vigore.
La pubblicazione dopo, ovviamente, che c’è stata la firma del Presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano al decreto legge così come trasmesso dalla Presidenza del Consiglio.
Rispetto al testo inviato dal Governo c’è un riferimento temporale aggiuntivo. Nello specifico, infatti, si stabilisce che il ministro dell'Ambiente "può autorizzare, in sede di riesame dell'autorizzazione integrata ambientale, la prosecuzione dell'attività produttiva per un periodo di tempo determinato non superiore a 36 mesi".
"Siamo felici per la ripresa delle attività dell'ILVA, dichiara Igor Maselli del SIDI-SICEL (Sindacato Italiano - Confederazione Europea del Lavoro),ma ci aspettavamo un diverso decreto. Abbiamo paura che questo sia solo un modo per mettere a tacere i lavoratori e rimandare il problema salute al prossimo caso di cancro. Il Governo doveva essere molto più attento ai problemi legati alla salute, investendo sui presidi medici e sulla prevenzione per tutelare la popolazione esposta ai rischi causati dallo stabilimento, riservare delle  risorse per il risanamento degli impianti e per la bonifica dell'area qualora l'Ilva non rispettasse le prescrizioni, cosa che non viene in alcun modo trattato dal decreto. A dimostrazione della poca intenzione del Governo di risolvere in modo definitivo il problema ILVA, facciamo presente che sono passati 4 mesi dall'approvazione del decreto per le bonifiche, ma allo stato attuale nulla ancora è stato fatto ed è sotto gli occhi di tutti la situazione drammatica attuale. Abbiamo il timore che una volta riavviata la produzione, cosa necessaria e doverosa, l'ILVA di Taranto e sopratutto la popolazione di Taranto passerà in secondo piano rispetto ai tanti impegni più importanti ed urgenti di questo governo, come le primarie e l'ammazzare i cittadini di tasse, e intanto a Taranto si muore. Lavoro e Salute dovevano essere gli obbiettivi del decreto, ma ci sembra che ancora una volta il Governo non è stato all'altezza della situazione. Il Sicel scriverà in questi giorni al Presidente della Regione Puglia, Ministro del Lavoro, al Ministro dell'ambiente, al Presidente del Consiglio e al Presidente della Repubblica per esprimere la propria insoddisfazione riguardo il decreto approvato e le proprie perplessità riguardo il futuro dell'ILVA e della popolazione Tarantina. Facendo loro notare che eventuali altri casi di cancro peseranno sulla loro coscienza, se ne hanno una, perchè saranno complici di eventuali nuovi omicidi".

Ufficio Stampa SICEL

Nessun commento:

Posta un commento